Quei maledetti Algoritmi che ci fanno sudare per un like sui Social
di Salvatore Di Bella
I SOCIAL network oggi sono parte fondamentale della comunicazione digitale per qualsivoglia brand, azienda o startup, ma nonostante ciò, c’è grande confusione sul loro vero uso, ci sono, infatti, opinioni generiche e non è ancora chiaro verso quali direzione i social tendano a farci andare.
Partendo dal principio, quali social dovremmo utilizzare?
Facebook, perchè è impossibile non esserci. Instagram, è il social del momento. LinkedIn, per fare personal branding . Ma c’è anche Twitter, dove si trova il mondo della politica e delle news…e Pinterest? Snapchat? TikTok?
Spesso quando iniziamo a lavorare ad un nuovo piano di comunicazione, i dubbi di imprenditori, manager o stratupper sui social media sono tanti. Prima di tutto bisogna capire quale obiettivo ha la nostra campagna pubblicitaria e da li si può iniziare per selezionare il giusto social network, proprio perché questi si differenziano sia per il pubblico che hanno, sia per gli obiettivi che sono in grado di far raggiungere.
Prima di qualunque programmazione di contenuti bisogna indagare per capire quale social effettivamente usa il proprio pubblico e per quali interessi, ad esempio gli adulti tendono per di più ad usare Facebook, Instagram è il social network più frequentato dai minorenni e non solo, insieme a TikTok, dove si possono trovare tormentoni e video brevi che diventano spesso virali, ma non è ancora molto usato dalle aziende, anche se alcuni grandi brand come Canon, Redbull, Guess, stanno cominciando a sperimentare un linguaggio non convenzionale puntando ad interagire con i più giovani. Twitter è un social molto utile per chi vuole fare personal branding, o si occupa di politica, news, approfondimenti, tecnologia, startup, infine LinkedIn, anch’esso ottimo per il personal branding, oltre che per approfondire temi di interesse professionale.
Avendo, adesso, un quadro generale dei potenziali social da poter sfruttare, subentra un problema: L’ALGORITMO.
Sì, ogni social possiede un algoritmo, quell’insieme di fattori che decide quali post mostrare e a quali persone mostrarli, decretando in questo modo il successo o l’insuccesso di una strategia. I dati che compongono gli algoritmi social si evolvono ed aggiornano in continuazione. Entriamo più nello specifico parlando di quelli di maggior successo:
L’algoritmo di Facebook
Facebook, dalla sua nascita, ha registrato molteplici modifiche nel suo algoritmo.
A seguito dell’affollamento della piattaforma, spesso causato anche dalla pubblicazione di milioni contenuti di bassa qualità, il social network più utilizzato al mondo, che conta circa 2 miliardi di utenti attivi giornalmente, ha fatto un’inversione di marcia in piena regola, decidendo di dare più risalto alle persone e non alle aziende.
Questo cosa comporta? Semplicemente vuol dire che, tutti i marchi presenti sulla piattaforma sono “costretti” ad investire in advertising per ottenere una maggior visibilità.
Facebook guadagna dalle inserzioni, guadagna davvero parecchio, quindi oggettivamente tende a sfruttare il più possibile gli investimenti dei vari brand che decidono di utilizzarlo per promuoversi e raggiungere un pubblico più ampio.
Se ancora vi state chiedendo se ha senso utilizzare Facebook per la propria azienda, la risposta è SI.
Nessuna piattaforma di promozione è realmente gratuita, ma sfruttare un bacino immenso di utenza come quello di Facebook è imperativo per qualunque azienda.
L’algoritmo di Instagram
Instagram, in un suo recente comunicato stampa, ha svelato l’esatto funzionamento del suo algoritmo. Se al momento della sua nascita, il social network fotografico mostrava i post pubblicati in ordine cronologico, ad oggi ci troviamo con un feed basato sulla pertinenza.
Secondo i dati Instagram, prima di questa modifica all’algoritmo, gli utenti non riuscivano a vedere il 70% di tutti i post ed il 50% di quelli pubblicati dai follower. Dati alla mano, è stato dimostrato che la variazione abbia portato gli iscritti alla piattaforma a vedere quasi il 90% dei post dei propri “amici”, oltre che quelli delle aziende seguite.
Nello specifico i fattori che contribuiscono alla visione dei post dei followed su Instagram, si possono riassumere in:
- INTERESSE
- RECENCY
- RELAZIONE
Tutto parte dalla “previsione” di Instagram di un potenziale collegamento di un contenuto pubblicato da qualcuno con noi; questa viene effettuata grazie all’intelligenza artificiale in grado di comprendere i “contenuti” simili che in passato abbiamo apprezzato, ecco perché si parla di interesse.
La recency è il tempismo con il quale un post viene pubblicato. Anche se di minor importanza rispetto al passato, il fattore temporale è comunque uno degli ingredienti che compongono aanche il nuovo algoritmo e che danno maggior o minor risalto al nostro contenuto pubblicato.
Ultimo fattore, ma non certo per importanza, sono le relazioni. L’IA verifica il rapporto tra gli utenti, scegliendo di mostrare i post delle persone più vicine a noi, calcolando le interazioni con loro.
A questi tre criteri si aggiungono poi altri fattori minori come la frequenza di accesso all’app, il numero di persone seguite e perfino la durata delle sessioni.
L’algoritmo di Linkedin
Su LinkedIn, i contenuti sono molto più longevi rispetto a Facebook. Questo avviene proprio perché il suo algoritmo è studiato per mostrare tutti quei post che possono interessare ad un utente senza nessuna limitazione. In particolare, esso tiene conto della cronologia dei contenuti postati e della forza delle connessioni presenti tra te e coloro che compongono la tua rete professionale. Insomma, maggiore sarà la cura che avrai del tuo profilo LinkedIn e delle relazioni, maggiori saranno le probabilità di ottenere un alto engagement nel tempo.
Questi di cui abbiamo parlato sono solo i 3 social più importanti al momento e quelli su cui noi di AppY Lab stiamo comunicando, ma ne stanno nascendo ogni giorni di nuovi, in grado di farci raggiungere un pubblico diverso. Quindi è importante sperimentare, provare, per esempio stiamo esplorando timidamente Tiktok, fenomeno di forte tendenza.
In linea generale comunque, tutti i social network si stanno evolvendo verso la pertinenza dei contenuti dell’utente, così da dar maggior risalto solo ai nostri veri interessi.
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