Vi mostriamo il sacro Graal per un Business Plan vincente – template gratuito

Vi mostriamo il sacro Graal per un Business Plan vincente – template gratuito

di Cristiano Di Battista

Ogni volta che si incomincia un nuovo progetto, che tu sia una startup o un’azienda già sul mercato, ci si trova di fronte all’odioso problema di dover realizzare un business plan.

Beh, cominciamo a dire che il problema potrebbe non essere odioso se si avessero un po’ di soldini da spendere con dei consulenti specializzati nella realizzazione di un business plan. Ipotizzando invece di dover realizzarlo, trovarsi di fronte a un bel file di Word bianco o con un template di titoli già definiti mette sempre un po’ di ansia.  E ci si chiede: come posso raggiungere i miei obiettivi di business plan? Ovvero come faccio a realizzare un business plan vincente? Qual è il segreto?

Innanzitutto è necessario capire quali siano gli obiettivi di un business plan: abbiamo principalmente obiettivi interni e obiettivi esterni.

Gli obiettivi interni sono quelli per capire se la mia idea di business risulti essere sostenibile economicamente e finanziariamente, se esista un mercato, se riesca a raggiungerlo, se ci siano già dei concorrenti: insomma tutto ciò per capire se la mia idea è buona o no

Gli obiettivi esterni invece sono quelli per cui, oltre a capire se l’idea è buona, servono per convincere anche gli altri della sua bontà, ovvero eventuali soci che voglio portare con me nel  progetto, le banche per ricevere capitali in prestito, per partecipare a call per startup nel mio mercato, ma soprattutto gli investitori che mi permettono di ricevere capitali freschi in equity.

Un business plan che si rispetti con tutte le sezioni, deve avere un bel po’ di contenuti. Di seguito riepilogo le voci principali e in fondo potete scaricare un nostro modello (nei prossimi blog svilupperemo contenuti con  approfondimenti di buona parte di queste):

  • Executive summary
  • Team fondatori
  • Storia dell’idea e bisogno che soddisfa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Come lo si realizza
  • Il mercato
  • I concorrenti e l’analisi del Porter
  • Il vantaggio competitivo e la unique value proposition
  • Il piano di marketing
  • Il Business Model
  • La SWOT Analysis
  • La road map di progetto
  • I financial previsionali
  • Il fabbisogno finanziario e a chi penso di chiederlo 😉

Volevo citarne alcune ma mi è scappata la mano.

Ora, affrontare tutti questi contenuti all’inizio è sicuramente un problema, sia per un discorso di competenze che di tempo, ma soprattutto realizzare un business plan in tutte le sue parti in modo da definire gli obiettivi interni ed esterni citati, lo è ancora di più.  

E quindi qual è il segreto per fare un business plan vincente?

Il segreto è quello di NON farlo!

Sembra paradossale ma in effetti è proprio così: mi spiego meglio!

Il business plan va considerato come un organismo vivente che nasce al momento in cui ti si accende la lampadina e “butti giù” due righe scritte su un qualsiasi pezzo di carta. Quelle due righe scritte, che tu sia nella tua cameretta buia, in treno, o in pausa pranzo, sono proprio l’inizio del business plan che deve crescere e continuare con tutta l’evoluzione del progetto.

Approfondisco: dopo la lampadina la prima cosa da fare è quella di cominciare a realizzare il progetto anche fisicamente, sporcarsi le mani, fare un prototipo chiedere alle persone se piace e cominciare a parlare con i propri potenziali clienti mostrando il mockup realizzato.

E mentre vai avanti in tutto questo percorso devi scrivere il tuo business plan: di giorno si fa pratica e di sera teoria, il giorno in giro a collezionare possibili clienti e opinioni e la sera lo studio, il giorno scrivi codice e la sera scrivi testo.

Accanto a questo processo la prima cosa importante da realizzare è un MVP ovvero un Minimum Viable Product. Non è un prototipo, né un cartonato o un mockup, ma è un vero e proprio prodotto funzionante, ma con la minimizzazione delle funzioni per abbattere i costi di produzione, in modo da cominciare a farlo usare ai primi utenti.

Un altro parametro da tenere costantemente aggiornato e sotto controllo è quello di monitorare l’attività tramite l’impiego di metriche appropriate.

Le metriche sono importanti per dare la sensazione di controllare il tuo business e suscitare l’interesse da parte di un investitore.

Oltre alle metriche è importante inserire la conversione in fatturato. Fa sicuramente piacere avere

  • tanti like
  • tante condivisioni
  • tanti scritti
  • tanti download

Ma se poi tutto questo interesse non viene veicolato su un numero chiamato fatturato, allora si dà la sensazione di navigare a vista.

È vero che all’inizio è difficile trovare dei clienti disposti a pagare per il nuovo prodotto/servizio, ma è importante evidenziare bene nel modello di business come come fatturare, come monetizzare, come creare flussi di cassa positivi futuri.

Con il Business Plan si prova a costruire dal nulla qualcosa che non esisteva, si prova a dare concretezza, dimensione e forma a un’idea nuova di cui ci si innamora. Nella costruzione e realizzazione del Business Plan è molto importante (si sa, è difficile) rimanere oggettivi, e questo permette di minimizzare i rischi poiché dopo c’è un signore chiamato mercato che non perdona!

Infine noi di AppY Lab, per darvi un aiuto concreto, Vi lasciamo qui un modello realizzato ad hoc da scaricare gratuitamente per cominciare a buttar giù il vostro Business Plan vincente.

 

Condividi questo post