Quando il Machine Learning va in vacanza! Come trattare i dati nel settore turistico
di Cristiano Di Battista
Ormai si sente parlare di Intelligenza Artificiale e Machine Learning ovunque e applicato a tanti settori. Anche noi abbiamo trattato l’argomento più volte (qui per esempio la loro applicazione nel mercato del Retail).
Riprendiamo l’argomento in questo articolo partendo da una sua definizione, questa volta fornita da AI4Business che afferma:
Il Machine Learning permette ai computer di imparare dall’esperienza; c’è apprendimento quando le prestazioni del programma migliorano dopo lo svolgimento di un compito o il completamento di un’azione (anche errata, partendo dall’assunto che anche per l’uomo vale il principio “sbagliando si impara”).
Guardando il Machine Learning da una prospettiva informatica, anziché scrivere il codice di programmazione attraverso il quale, passo dopo passo, si “dice” alla macchina cosa fare, al computer vengono forniti solo dei set di dati inseriti in un generico algoritmo che sviluppa una propria logica per svolgere la funzione, l’attività, il compito richiesti.
E cosa succede nel Settore Turistico?
Molti osservatori del trend del marketing digitale e del turismo da circa due anni non smettono di parlare del fatto che queste tecnologie diverranno sempre più presenti e pervasive nella nostra vita digitale, in particolar modo nel settore dei viaggi e del turismo.
Vediamo alcuni esempi di applicazione del Machine Learning nel turismo
Quando si sente parlare di Machine Learning nel turismo, si ha la cattiva abitudine di identificare quasi sempre questa novità con il fenomeno dei robot, e di come questi in un prossimo futuro sostituiranno gli esseri umani nei processi di ospitalità come qualcuno sta già facendo. Niente di più falso! Esempi pratici alla mano, quando facciamo riferimento all’applicazione di queste tecnologie nel mondo travel, sono ben altre i possibili tipi di applicazione.
Un esempio può essere costituito da aziende come Travel Appeal, che si occupa di elaborare la reputazione delle realtà turistiche online attraverso l’analisi delle enormi quantità di dati prodotti dagli utenti sui social, blog, recensioni ecc. Altra situazione simile possiamo ricercarla in Musements, startup turistica concepita per la vendita di biglietti ed esperienze e che di recente è stata acquisita dal colosso tedesco TUI e che, proprio assieme a Google, ha messo punto dei progetti innovativi (un esempio è il progetto Reserve with Google).
Altro trend di tecnologie “smart” nel marketing turistico sicuramente con un alto potenziale, è quello dei chatbot; questi ultimi permettono di impostare programmi che si occupano di gestire la messagistica istantanea (Facebook Messenger, Chat sul proprio sito web ecc…) del vostro business con i clienti in modo non solo automatico ma anche intelligente. Ciò a cui si sta facendo riferimento non sono dei semplici software che forniscono risposte standard agli utenti che vi contattano, bensì di software che imparano a rispondere e ad interagire continuamente apprendendo dalle interazioni precedenti con viaggiatori e turisti.
La nuova app intelligente di TRIP ADVISOR
Altra cosa da tenere a mente, al giorno d’oggi le persone non amano solo definirsi “turisti”, ma si preferisce identificarsi e sentirsi come viaggiatori. Non a caso si fanno ricerche online, si tengono d’occhio le storie o i post dei vari influencer, si chiede consigli agli amici o ai conoscenti tramite il “passaparola”, passando per i post che noi stessi pubblichiamo sui social. Come già menzionato in precedenza sono stati creati vari chatbot per rispondere alle più disparate esigenze dei turisti/viaggiatori, che ami come prima d’ora sono diventati così esigenti nelle loro richieste.
A fine del 2018 TripAdvisor, seguendo questo trend, ha lanciato un nuovo sito e un’app con l’obiettivo di diventare “la community di viaggiatori più personalizzata e connessa”.
Sulla falsa riga di Facebook e Twitter, d’ora in avanti gli utenti di TripAdvisor avranno la possibilità di seguire profili di brand, influencer o amici, ottenendo informazioni utili per la programmazione del loro viaggio. Questa non è l’unica novità, poiché dalla piattaforma è possibile prenotare alcuni servizi (ad esempio, notti in hotel o cene).
Il procedimento per registrarsi è molto semplice: una volta effettuato l’accesso sulla piattaforma inserendo le proprie credenziali, si inserisce la destinazione desiderata e immediatamente si ha accesso a una serie di informazioni quali foto, video e articoli che altri utenti hanno pubblicato inerente a quel tipo di argomento. Inoltre in quanto utenti registrati si può creare una propria cartella “viaggi” dove poter salvare le informazioni ritenute più importanti e ricontrollarle in un secondo momento.
Altra particolarità è l’interazione resa possibile aggiungendo like ai contenuti preferiti e condividendoli. TripAdvisor ha saputo sfruttare la tecnologia del Machine Learning sia nel sito che nell’app unendo i dati degli utenti e guidarli in un’esperienza unica, personalizzata in base ai loro gusti. Conoscendo le persone che seguono e i loro amici e avendo informazioni sui loro precedenti viaggi, TripAdvisor è in grado di creare un itinerario di viaggio su misura. Questo permette di non perdere utenti, anzi di coinvolgerli nella piattaforma per leggere contenuti, condividere ed infine prenotare.
Questo è l’obiettivo che si stanno ponendo le aziende dell’industria turistica: quello di raggiungere i propri Buyer Personas, attirare la loro attenzione e fidelizzarli. Come affermato dallo stesso CEO e Co-founder di TripAdvisor, Stephen Kaufer, se facessimo un paragone con gli anni passati, quando le persone si recavano presso un’agenzia di viaggio, spesso lo stesso agente era ignaro degli interessi reali dei propri clienti. Oggi invece grazie al Machine Learning è possibile creare la propria guida ideale: mettersi in contatto con i viaggiatori che hanno vissuto quelle esperienze e sono state in quel luogo, ma anche con gli abitanti del posto.
Questa è la sfida dell’industria turistica, quella di sapersi adattare ai cambiamenti, alle innovazioni di un mondo che si evolve, in cui le abitudini dei consumatori cambiano così come le loro esigenze e il Machine Learning può rappresentare una nuova opportunità per il cambiamento.
La nostra applicazione
Un a nostra applicazione molto interessante, che abbiamo realizzato da la possibilità di creare un algoritmo di Machine Learning e che definisca il prezzo giusto per gli affitti di breve periodo. Raccogliendo i dati storici abbiamo realizzato un applicativo per suggerire dinamicamente il prezzo, per ottimizzare così i processi di vendita e per integrare il tutto all’interno del gestionale del cliente.
Se volete analizzare i vostri dati e utilizzarli per l’intelligenza artificiale e il Machine Learning non vi resta che contattarci con il form qui sotto.
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