COME USARE L’AI E COME NON USARLA NEL MARKETING
di Michele Mereu
L’intelligenza artificiale è oggi uno strumento dirompente per i professionisti del marketing, offrendo nuove opportunità per ottimizzare le campagne e migliorare la relazione con i clienti.
Tuttavia, è fondamentale comprendere sia le capacità che le limitazioni dell’AI, per sapere come sfruttarla al meglio senza cadere nell’illusione che possa sostituire il pensiero strategico e la creatività umana.
In questo articolo esploreremo ciò che l’AI può e non può fare, e quali implicazioni ha per il marketing oggi.
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COME USARE L’AI
L’AI rappresenta sicuramente una leva potente per massimizzare il valore delle strategie di marketing, infatti uno dei maggiori vantaggi che offre è la capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale e di individuare pattern che altrimenti passerebbero inosservati.
Nelle piattaforme di ads abbiamo notato come si utilizzino segnali multipli per raggiungere il pubblico giusto, migliorando l’efficacia delle campagne lungo l’intero funnel di conversione.
Un altro grande contributo dell’AI è la sua capacità di automatizzare processi ripetitivi, liberando così tempo prezioso per attività a maggior valore aggiunto.
L’AI può aiutare a ottimizzare la distribuzione delle creatività pubblicitarie, a migliorare la segmentazione del pubblico e a gestire l’acquisto di spazi pubblicitari in modo dinamico, adattandosi ai cambiamenti in tempo reale del comportamento degli utenti.
Questo rende il marketing più mirato, reattivo e, in definitiva, più efficiente.
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COME NON USARE L’AI
Nonostante le incredibili capacità dell’AI, ci sono ambiti del marketing in cui non può sostituire la sensibilità e l’intuizione umana.
L’AI non è in grado di sviluppare una visione d’insieme o di pensare in modo strategico per il futuro della tua azienda.
Capire quale direzione prendere, come posizionare un brand in un mercato in continua evoluzione, e quali strategie innovative adottare per generare valore reale per i clienti sono aspetti che richiedono una comprensione profonda del contesto aziendale e dei bisogni umani.
Un’altra limitazione significativa dell’AI è la mancanza di empatia e di creatività autentica, l’empatia è cruciale per comprendere i bisogni e le emozioni della tua clientela, e creare una connessione significativa è il cuore di ogni grande campagna pubblicitaria.
L’AI non può sostituire la creatività umana, specialmente quella che nasce dall’emozione, dalla sorpresa e dalla capacità di raccontare storie uniche e coinvolgenti.
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